GIUBILEO BIBLICO O GIUBILEO CATTOLICO?


Il testo biblico relativo al Giubileo è contenuto nell'Antico Testamento, e precisamente in Levitico 25,8-55.

L' origine della parola Giubileo non appare chiara: essa potrebbe derivare dal sostantivo ebraico "yobel" che significa "ariete" poichè con le corna di questo animale si costruivano strumenti a fiato e l'anno giubilare veniva annunziato dal suono del corno, oppure dal verbo ebraico "yobil" che significa "richiamo" poichè il Giubileo richiamava gli israeliti all'osservanza delle leggi del Signore. Ancora il termine potrebbe derivare da "yobal" che signfica "mandare via, rimettere" poichè con l'anno giubilare gli israeliti schiavi tornavano in libertà, e le terre venivano rimesse nelle mani dei legittimi proprietari.
Levitico 25:1 afferma: "Conterai sette settimane d'anni, cioè sette volte sette, che fanno quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba (Yobel) chiamando (Yobil) la gente di tutto il paese. Dichiarerai santo il cinquantesimo anno e proclamerai la remissione (Yobal) per tutti gli abitanti". Nel brano in questione le tre possibili etimologie del termine Giubileo si fondono assieme, inoltre come appare chiaro dal seguito del brano, il Signore decretava che ogni 50 anni coloro che si erano venduti per debiti, e dunque erano diventati schiavi, dovevano essere rimessi in libertà, mentre le terre cedute per essere sfruttate dovevano essere restituite ai legittimi proprietari, essendo le ripartizioni effettuate da Giosuè al tempo dell' ingresso in Palestina, inalienabili e cedibili solo per un cinquantennio, allo scadere di tale periodo gli ebrei, discendenti di Abramo e chiamati ad essere fratelli, rientravano nel possesso di tutta l'eredità che Dio aveva assegnato, anche se nel frattempo le calamità, le distrette economiche o una cattiva gestione finanziaria li aveva impoveriti.

IL GIUBILEO COME SPECCHIO DEL CARATTERE DI DIO.

Il Giubileo era un modo attraverso il quale Dio manifestava alcuni aspetti del proprio carattere, Egli dava infatti a comprendere di non amare nè auspicare la schiavitù, nè quella materiale, nè quella spirituale. Infatti Egli aveva solo "permesso" che per questioni gravi e di sopravvivenza, un fratello si potesse temporaneamente impossessare delle terre e dei beni di un altro fratello ebreo, senza tuttavia diventarne mai definitivamente il padrone; la terra e quanto essa contiene , appartiene a Dio e la Palestina è un dono di Dio alle tribù ebraiche e come ci insegna la Scrittura "i doni di Dio sono senza pentimento"(Romani 11,29).

Dal punto di vista materiale gli ebrei potevano servire un padrone per un periodo di tempo limitato: Dio però aveva a cuore di insegnare che Lui rimaneva il solo che potesse esigere completa ubbidienza dagli uomini, per tale motivo la pratica del Giubileo ripudiava quella forma di annichilimento dell'essere umano che era la schiavitù.

Dal punto di vista spirituale la schiavitù è il simbolo delle catene del peccato che domina l'uomo naturale, il quale rifiutando di sottomettersi alla guida oculata e provvidente del Signore finisce con il soggiacere alle miserie della propria natura tendenzialmente malvagia ed egoista.

L'aspetto più squisitamente spirituale che ispira il libro del Levitico nel quale si parla del Giubileo è richiamato al capitolo XI, 44-45:
"Io infatti sono il Signore Dio vostro! Santificatevi e siate santi perchè Io sono santo...Sì Io sono il Signore che vi ha fatto uscire dal paese d'Egittto per esser vostro Dio. Siate santi perchè Io sono santo."

Il Giubileo è uno degli strumenti scelti da Dio per raggiungere lo scopo della santificazione del suo popolo, per tale motivo Dio è anche detto essere il Riscattatore (Redentore) del proprio popolo.


SFONDO TEOLOGICO E CARATTERE INTERPRETATIVO DEL GIUBILEO


La Bibbia lega al concetto di Giubileo ulteriori elementi:

a) Il Signore viene presentato come costantemente all'opera, per tale motivo il ciclo della creazione e del riposo di Dio proposto con la settimana della creazione (Genesi 1) viene riproposto per l'anno sabbatico che aveva scadenza settennale e per il Giubileo (che cadeva ogni sette settimane di anni);

b) Il Signore è un Dio che prende a cuore la libertà dell'uomo per tale motivo Egli si impegna nella liberazione di Israele dalla schiavitù egiziana, nell'istituzione di figure giuridiche quali il Go- el (riscattatore), e con il Giubileo comanda di rimettere in libertà coloro che erano stati costretti a vendersi per debiti.

c) Il Signore è l'unico che possa reclamare diritti di proprietà sul creato, ogni cosa che gli uomini acquistano o vendono è solo sua. Pertanto il Giubileo è un'affermazione di tale sovranità.
d)Il Signore per il tramite del Giubileo, il cui inizio coincideva con il giorno dell'espiazione dei peccati,ricordava altresì al popolo che "senza spargimento di sangue non vi è libertà dal peccato".

I sacrifici del giorno dell'Espiazione erano una propiziazione per i peccati del Sommo Sacerdote, per quelli degli altri sacerdoti per i leviti e per il resto del popolo. E' utile anche riflettere sulla ciclità di tali sacrifici che nelle intenzioni divine miravano ad un sacrificio unico, irripetibile e perfetto, quello del Signore e Salvatore Gesù.

Nell'opera compita dal Cristo si realizza pienamente il contenuto del Giubileo.

Nella sinagoga di Capernaum fu dato da leggere al Signore il brano di Isaia 61,1-3 e, al termine del quale Gesù annunciò con la sua opera l'adempimento della profezia giubilare: la liberazione degli schiavi dal peccato, la consolazione degli afflitti (Luca 4, 16-30).

IL VERO GIUBILEO NELLA VITA DI OGNI UOMO


L'uomo e la donna che intendono entrare veramente nel giubileo devono ascoltare il messaggio del Vangelo e accettare Gesù Cristo come personale Signore e Salvatore.
IL PECCATO NON PUO' ESSERE COPERTO NE' CON DONAZIONI ALLA CHIESA O OFFERTE AI POVERI NE' CON LA RECITA DI PREGHIERE PARTICOLARI O CON PELLEGRINAGGI NEI LUOGHI SANTI O ANCORA CON BUONE OPERE SOCIALI,
"MA SI PUO' ESSERE SALVATI SOLO PER GRAZIA MEDIANTE LA FEDE IN GESU' (Romani 5,1)

LA DOTTRINA DELLE INDULGENZE E' DOTTRINA DELL'ANTICRISTO


La Chiesa è chiamata ad essere testimone del Giubileo cristiano e deve in ogni tempo e luogo dirsi comunità giubilare.

Il giubileo che la Chiesa Cattolica romana indice ad intervalli arbitrariamente scelti dal Pontefice di turno, non rispecchia il giubileo biblico ma è solo una kermesse per promuovere l'immagine della chiesa cattolica in quanto istituzione salvifica e PER RACCOGLIERE SOLDI.

Il giubileo cattolico di oggi ha le stesse identiche motivazioni che indussero il monaco agostiniano Lutero a insorgere contro il papato romano: la vendita delle indulgenze per incamerare soldi a suo tempo utilizzati per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro, la qual cosa apparve già ai contemporanei come un vero e proprio peccato di simonia, e la convinzione che sia possibile "lucrare" indulgenze alimentando la convinzione nell'esistenza di un "tesoro di meriti" appartenenti a Cristo e ai santi, che sarebbe possibile a piacimento sfruttare.

La bolla "Aprite portas redemptoris" del 6.1.83 di Giovanni Paolo II recita testualmente: "L'istituto delle indulgenze è proprio e caratteristico dell'anno santo".

Ci sia consentito di dire che non c'e' nulla di nuovo sotto il sole e che il tanto conclamato ecumenismo con i "fratelli separati" evangelici non sarà realizzabile fino a che le eresie cattoliche non saranno abbandonate.

 

SOLO GESU' CRISTO PUO SALVARE.


La vendita delle indulgenze per ottenere il perdono dei propri o degli altrui peccati è dottrina dell' Anticristo, come pure è totalmente errato ritenere che qualche atto di devozione possa farci meritare il favore di Dio.

SE VUOI ESSERE SALVATO DEVI CREDERE CHE GESU' CRISTO E' FIGLIO DI DIO MORTO PER TE SULLA CROCE!

Non saranno pertanto i tuoi buoni atteggiamenti o i fioretti che potrai fare ad assicurarti la salvezza ma soltanto l'opera che Cristo ha Lui solo compiuto per te morendo sulla croce.

Libro consigliato:
Leonardo De Chirico. Il Giubileo, speranza del terzo millennio. Italia per Cristo editore. Roma 1999. £ 10.000