In Atti 4:35 è affermato che
le offerte dei membri della comunità cristiana erano poste "ai piedi
degli apostoli" e poi distribuite secondo i bisogni della fratellanza.
Atti 6:2, aggiunge che tale distribuzione era effettuata
dagli stessi apostoli.
Questa opera degli apostoli è definita in Atti
6:1 "assistenza" (greco: diakonia),
e in Atti 6:2 "servire" (greco: diakonein).
Solo in seguito alle aumentate esigenze di ordine pratico,
determinate dalla presenza di vedove cristiane di lingua greca trascurate durante
il "servizio alle mense", al "diaconato" furono associati altri qualificati
membri della chiesa.
Il termine "mense" (greco: trapezais)
usato in Atti 6:2, è il medesimo di quello che appare in Matteo 21:12
e Giovanni 2:15 con il significato di "tavole" dei cambiavalute. Forse il termine
è utilizzato per rimarcare il modo in cui veniva esercitata l'assistenza
ai bisognosi; gli apostoli probabilmente sedevano dietro tavole sulle quali
veniva fatta la distribuzione di quanto necessitava ai membri poveri della comunità.
La scelta dei diaconi è affidata alla chiesa.
I suoi membri sono ammaestrati dagli apostoli:
1) a guardarsi attorno per effettuare
una scelta (Atti 6:3, "cercate di trovare" episkepsasqe),
questa sarà tesa ad individuare sette persone
"di buona testimonianza, ripiene di Spirito Santo e di sapienza" (1Timoteo 3:8-13);
2) ad eleggere (greco:
exelexanto da eklegw).
Nel brano di Atti 6:1-7, non è precisato il "come" dell'elezione, probabilmente
essa fu espletata per "alzata di mano" (Atti 14:23, in cui l'espressione tradotta
"e fatti eleggere" è propriamente "e fatti eleggere per alzata di mano");
3) a presentare gli eletti per
essere incaricati dagli apostoli (Atti 6:3,6), . Il termine "incaricare"
(greco: katasthsomen
da kaqistemi) ha il
senso di "attrezzare qualcuno per un esercitare una mansione", "informare a
fondo qualcuno per una missione" (vedi Tito 1:5, dove "tu costituisca" va più
propriamente tradotto "tu incarichi". Tito non aveva alcuna autorità
per eleggere anziani nella comunità cretese, ma possedeva senza dubbio
la competenza per istruire gli anziani eletti dalla chiesa).
Va altresì segnalato che questo brano è
l'unico nella Bibbia, nel quale si faccia esplicitamente riferimento ad una
qualche forma di elezione per quanto concerne i ministri.
Ne deduciamo, in base al principio che ciò
che nella Bibbia è poco noto va compreso in base a ciò che è
più noto, che la prassi seguita per quanto concerne l'elezione
dei diaconi, deve essere la medesima per quanto concerne l'elezione e dunque
il pubblico riconoscimento, di qualsiasi altro tipo di servitore.