Codice di Leningrado


Il testo ebraico dell'AT anteriore al V° sec. d.C., è un testo consonantico, cioè formato dalle sole consonanti delle parole. Tale fenomeno creava evidentemente dei problemi nella corretta interpretazione e pronunzia di molte parole del testo sacro. Le vocali e gli accenti (puntazioni) furono aggiunte da un gruppo di studiosi, i Masoreti, tra il 500 e il 950 d.C. forse ad imitazione degli arabi che le utilizzavano nel Corano, o dei Siriaci che utilizzavano segni di puntazione per intonare gli inni sacri. I masoreti furono chiamati cosi, perché nella Mishna è detto che "trasmisero" (masoràh), mettendolo per iscritto, il modo corretto di leggere e pronunciare le parole del testo sacro ebraico (c'è chi ritiene sulla scorta di Ez. 20:37 che il significato di "masorah" sia "aggiogare") .
I Masoreti si preoccuparono di preparare un accurato apparato di critica testuale. Ovunque sospettavano che una parola fosse errata, essi aggiungevano in piccolo, ai margini del testo, le consonanti della parola ritenuta giusta (qerè ebr. "leggi"); inoltre aggiungevano alla parola errata le vocali della parola ritenuta giusta (kethibh ebr. "scrivi")! La Masora Marginalis (posta sui bordi laterali del testo ebraico) è costituita da tutte queste emendazioni testuali. Nella Masora Finalis (posta alla fine di ciascun libro dell'AT) , è indicato quante lettere, parole e versi il testo consonantico contiene. La Masora Magna, (posta in cima a ciascuna pagina di testo) contiene ogni sorta di informazioni a proposito dei casi in cui appaiono parole o frasi insolite.

 

 

 

I documenti post-cristiani, che testimoniano del testo ebraico dell'AT sono:
1) Manoscritto di Leningrado (B 19 A), datato al 1010 d.C. Il suo testo fornisce la base per la 3a ed. della Biblìa Hebraica del Kittel e di quelle successive.
2) Manoscritto di Leningrado dei profeti posteriori, risale al 916 d.C.
3) Manoscritto British Museum Oriental, contiene il Pentateuco cui manca gran parte della Genesi e del Deuteronomio. E' una copia del IX° sec. di un manoscritto del secolo precedente. Intorno al X° sec. vi furono aggiunti i punti vocalici.
4) Pentateuco Samaritano, è posteriore al X° sec. d.C.
Vanno altresì ricordate le versioni a stampa della Bibbia ebraica:
5) II Salterio di Bologna del 1477.
6) II testo vocalizzato del Soncino dell'AT (1488).
7) Seconda edizione dell'AT di Daniel Bomberg (1525-1526). Essa è basata sul testo ebraico di Ben Hayyim, con masora (spiegazioni) e note rabbiniche. Questa edizione è alla base di tutte le moderne edizioni posteriori al 1920.

Il codice di Leningrado è il più importante dei codici ebraici masoretici, e costituisce la base per tutte le moderne edizioni del testo ebraico. Prima della scoperta dei Rotoli del Mar Morto, il Codice di Leningrado dell'XI° sec. (1010 d.C.), era ritenuto il più antico manoscritto ebraico, contenente tutto l'Antico Testamento punteggiato dai masoreti. Tale manoscritto si presenta come la copia fedele di un altro manoscritto risalente al 980 d.C. Esso fu copiato probabilmente al Cairo, ed acquistato da gente proveniente da Damasco. Era conservato nella sinagoga sefardita di Aleppo e i custodi ne proibivano la consultazione. Il testo del codice fornisce la base per l'edizione della "Biblia Hebraica" del Kittel dalla terza edizione in poi. Attualmente è conservato a San Pietroburgo in Russia, alla Biblioteca Nazionale Russa (Saltykov-Shchedrin), dove è costudito dalla metà dell'800. Esso deve il suo nome al fatto che quando la Ancient Biblical Manuscript Center e il West Semitic Research Fotografarono il codice nel 1990, la città era ancora chiamata Leningrado.

Riproduzione del foglio 474 a (stella di Davide iscritta in un cerchio)
(traduzione del testo lungo i bordi)

"Guarda in basso dalla Tua santa dimora, dal cielo, e benedici il Tuo popolo Israele e la terra che ci hai donato, come Tu promettesti ai nostri antenati, una terra dalla quale sgorga latte e miele" (Deuteronomio 26:15).
"Dunque obbedite al Signore vostro Dio, osservando i Suoi comandamenti e i Suoi statuti che io oggi ti trasmetto" (Deuteronomio 27:10).
"Questi sono gli statuti e le ordinanze che tu devi diligentemente osservare nella terra che il Signore ha dato" (Deuteronomio 12:1).
"Il Signore aprirà per te i Suoi ricchi depositi, i cieli; per dare la pioggia alla vostra terra nella sua stagione e benedire tutto il vostro raccolto. Tu presterai a molte nazioni, ma non prenderai in prestito. Il Signore ti farà testa e non coda; tu sarai solo alla cima e non al fondo, se obbedisci diligentemente ai comandamenti del Signore tuo Dio, che io ti comando oggi, per osservarli diligentemente" (Deuteronomio 28:12-13).
"Tutte queste benedizioni verranno su te e ti accompagneranno, se tu obbedisci al Signore tuo Dio" (Deuteronomio 28:2).
"O Dio. tu sei il mio Dio; io ti cerco, la mia anima è assetata di Te, come in terra secca e arida dove non c'è acqua" (Salmo 63:1).
"Così Io ti benedirò quanto è vero che vivo; Io ti porterò sulle Mie mani e ti chiamerò per nome" (Salmo 63:4).
"Non ci hai Tu rigettati o Dio? Non andare via, o Dio, con i nostri eserciti" (Salmo 60:10).
"Il nostro Dio è un Dio di salvezza, e a Dio, il Signore, appartiene lo scampo dalla morte" (Salmo 68:20).
"Mostra la Tua potenza o Dio; mostra la tua forza, o Dio" (Salmo 68:28a).

(traduzione del testo al centro della stella centrale)

"Io Shmuel ben Ya akov scrissi e punteggiai (cioè aggiunse i punti vocalici e gli accenti) e trasmisi (cioè aggiunse le note masoretiche ai margini) questo manoscritto per l'onore del nostro benedetto maestro hacohen (cioè sacerdote), ben Yosef hayeduan (cioè saggio), ben Azdak, possa il Vivente Uno benedirlo".

Riproduzione del foglio 40 b

 

Il testo contenuto in questa pagina è quello di Esodo 15:14b-16:3a.
Poichè la pagina contiene il "Canto del Mare" cantato da Maria e dagli Israeliti dopo che questi ebbero attraversato il Mar Rosso, le note masoretiche alla sommità della pagina sono disposte in modo da formare delle onde.
Il testo poetico è scritto con la tecnica dello "spazio seguito da testo seguito da spazio" (come ad esempio in Deuteronomio 32 e Giudici 5).

 

 

 

 

 

 

 


(autore: Domenico Iannone)