Sabbatariani


I sabbatariani furono popolari in Europa durante il XVI° e XVII° sec., essi appartengono al gruppo più ampio della cosidetta "riforma radicale" o dissidenza (Dissenters). Tale gruppo si rifaceva in generale ai principi derivati dalla Riforma: libertà cristiana tanto dal peccato quanto da qualsiasi clero o padrone umano, illuminazione interiore ad opera dello Spirito Santo (tendenza questa che si svilupperà in seguito nella "luce interiore" dei quaccheri ai "doni dello spirito" dei movimenti di santità, sino al primato della ragione dei deisti), legge di Dio che instaura il Regno di Dio (con il suo correlato puritano attivista e ottimista di attesa del ritorno di Cristo: il regno di Dio è la restaurazione di un Eden riservato ai credenti, a cui essi possono contribuire con la propria attività politica, sociale ed economica), predestinazione e perseveranza nella salvezza. Il termine deriva da Sabbath, o Shabot che in ebraico significa "riposo", "cessazione", il movimento affermava che "giorno di riposo" dovesse essere considerato il sabato e non piuttosto la domenica. La storia della chiesa ci informa che i cristiani osservarono il sabato giudaico fino al Concilio di Laodicea (364 d.C.) ma tale pratica fu bandita sotto minaccia di scomunica. I Sociniani (Unitariani) ungheresi furono sabbatariani durante il tardo XVI° sec. La pratica si diffuse in occidente convertendo al proprio credo molti credenti e persino membri della chiesa cattolica. Al principio del XVII° sec. i sabbatariani si erano sparsi per l'intera Europa ed erano presenti in quasi tutti i gruppi denominazionali. Alcuni sabbatariani costituirono proprie chiese pubbliche, mentre altri preferirono esercitare il proprio credo in privato. Va sottolineato che i sabbatariani non furono un gruppo organizzato, ma piuttosto credenti convinti di dovere associare alla chiesa cristiana molte delle leggi e osservanze della legge mosaica. Divenne allora norma riunirsi per fare culto durante la Domenica. Alcuni di loro erano convinti che l'adorazione la domenica era stata imposta non da una analisi della Scrittura, ma piuttosto dalla chiesa romana. Il livello di fedeltà alle loro stesse dottrine variava da gruppo a gruppo, alcuni erano addirittura accusati di conversione alle antiche forme di giudaismo, altri desideravano osservare oltre al sabato giudaico persino alcune regole dietetiche giudaiche. Altri sabbatariani praticavano persino il battesimo dei credenti.

I Sabbatariani erano noti in Inghilterra dal tempo di Elisabetta 1 (1558-1601). Alcuni Anabattisti olandesi abbraciarono questo credo e possono avere contribuito ad introdurre tali credenze in Inghilterra. Sociniani e chiese riformate conoscevano e praticavano credenze sabbatariane. Anche nella chiesa anglicana convivevano forme diverse della dottrina e i puritani erano noti per la loro simpatia per tale orientamento. La diffusione della Bibbia in inglese favorì la diffusione di tale opinioni. Il sabbatarianesimo inglese è associato a due credenti: John Traske (1585-1636); e Theophilus Brabourne (1590-1662).

John Traske o i Sabbatariani traskiti

I Traskiti erano in Inghilterra i seguaci di John Traske (1585-1636), e della sua seconda moglie Dorothy Traske (1585?-1645). Traske predicava una forma di sabbatarianismo che adottava alcune leggi mosaiche. Erano considerati in tali pratiche molto radicali, e continuarono ad esistere sino agli inizi del 18° sec. John Traske era nato East Coker, Somerset. Era stato un maestro di scuola sino alla sua ordinazione nel 1611 a Salisbury. Probabilmente già prima di quel momento aveva adiottato la prospettiva sabbatariana.

Traske era noto per le sue doti di predicatore ed evangelista. Egli univa calvinismo ed enfasi sul sabato giudaico, o come i suoi contemporanei affermavano: "un ministro puritano in seguito divenuto un mezzo giudeo". Traske si trasferì a Londra intorno al 1615, e pubblicò: "A Pearle for a Prince, or a Princely Pearl" sul battesimo, a causa di ciò fu rinchiuso nella prigione di Newgate. Nel 1617, Traske fondò una congregazione sabbatariana a Londra, probabilmente prima di questa data aveva osservato la domenica come giorno di riposo. Nel 1617 sposò Dorothy Traske (1585?-1645). Congregazioni traskite cominciarono ad apparire un pò ovunque in Inghilterra anche se l'esatto numero permane tuttora incerto.

I Sabbatariani Traskiti ritenevano le seguenti dottrine: 1) una interpretazione letterale del IV° comandamento; 2) Cristo non mutò la pratica del sabato; 3) Dio creò il sabato per il riposo; 4) alcune prescrizione dietetiche della legge mosaica debbono ancora essere osservate.

Nel 1618, la Corte dell'Alta Commissione arrestò ed imprigionò Traske. In seguito apparve al cospetto della Camera Stellata che emise una severa sentenza, a questa si sottrasse abiurando le sue opinioni nel 1619. In seguito Traske tentò a reinserirsi nella chiesa anglicana. Non sappiamo moto di quanto Traske fece tra il 1620-30, probabilmente fu un predicatore itinerante calvinista-sabbatariano attraverso il Devonshire. Traske divenne tanto impeganto che ordinò quattro uomini per assisterlo nel proprio ministero. Parte di questo periodo fu anche speso come cappellano privato di Sir Richard Strode di Cattistock (Dorset). Prima di tornare a Londra tra il 1628-30, vi sono testimonianze che Traske avesse tentato di essere un obbediente ministro anglicano. Nel 1630 se non addirittura prima, John Traske è a Londra e si unisce alla congregazione Jacob-Lathrop dove servirà sino al 1636, anno della sua morte. In questo periodo sembrerebbe avere rinunciato alla visione sabbatariana, ma nel 1636 fu ancora arrestato dall'Alta Corte in relazione alla presenza di organizzazioni sabbatariane in Inghilterra, ma affermò di non avere relazioni con esse. Dopo un breve periodo nella prigione di Poultry Counter di Londra, si ammalò e in breve tempo morì.

Anche sua moglie Dorothy ebbe guai con l'Alta Corte nel 1636, ma lei non aveva rinunciato alla proprie convinzioni sabbatariane, e sembrerebbe essere stata molto attiva nel movimento. Avendo rifiutato di abiurare tali convinzioni, fu confinata sino alla prorpia morte avvenuta nel 1645. Il movimento Traskita si può dire fosse stato tenuto vivo dagli sforzi di questa donna.

Theophilus Brabourne

Theophilus Brabourne (1590-1662) fu un ministro anglicano nel periodo 1621-42. Diversamente da John Traske, Brabourne provò ad incorporare le osservanze del sabato giudaico nelle pratiche della chiesa anglicana, e non sembrerebbe avere creato alcuna chiesa specificamente sabbatariana. Egli nacque a Norwich. Dopo avere badato agli affari di famiglia sino al 1605. Fu ordinato nel 1621. Dal 1633-30 Brabourne fu attivo nella diocesi di Norwich. Il contributo maggiore di Brabourne al sabbatarianesimo inglese e nei suoi scritti profondamente intrisi di puritanesimo. La sua prima opera: A Discourse upon the Sabbath Day; ... (1628) propone di introdurre la pratica del sabato nella Chiesa di Inghilterra sulla base di argomenti scritturali. Il suo secondo lavoro dal titolo: A Defence Of that most Ancint and Sacred ordinance of the Sabbath Day, ... (1632) era una versione riveduta ed ampliata della sua opera: A Discourse upon the Sabbath Day; ... (1628).

Nel 1634, fu detenuto alla Gatehouse (Westminster) per avere espresso opinioni eretiche. La Corte dell'Alta Commissione si interessò ai suoi scritti sabbatariani. Dalla fine del 1634 al principio del 1635, Brabourne ebbe colloqui con i responsabili della Chiesa d'Inghilterra al fine di mettere a punto una ritrattazione delle sue opinioni; il documento pesava accuratamente le parole e risultava accettabili ad entrambe le parti e Brabourne fu rispedito a Norwich come ministro nel 1635. Brabourne sostenne in seguito che la sua ritrattazione non andava intesa come un giudizio negativo sulle dottrine del sabbatarianesimo, ma essa non servì a promuovere la sua immagine pubblica. Dopo avere ricevuto una eredità nel 1648, Brabourne lasciò la chiesa anglicana per continuare le sue ricerche. Dal 1654 al 1660, pubblicò sette testi religiosi, uno di questi: Of the Seventh Day (1660) lo riportò alle sue indagini sul sabato. In generale i suoi lavori servirono ai sabbatariani successivi per ricerche scritturali e si segnalarono per la loro accuratezza a fronte dei molti altri pubblicati da altri autori nello stesso periodo.

I Sabbatariani londinesi fino al 1660

Altre denominazioni abracciarono le dottrine sabbatariane, tra queste i Battisti Generali (arminiani) e i Battisti Particolari (calvinisti). A partire dal 1650 un numero notevole di congregazioni di "Battisti del Settimo Giorno" furono stabilite a Londra e in vari altri luoghi dell'Inghilterra. Molte congregazioni di Indipendenti (credenti desiderosi di una separazione tra chiesa e stato e quindi non-anglicani) abbracciarono il sabato giudeo e la tradizione mosaica a vari livelli. La Mill Yard Church (Londra) è considerata una delle prime chiese sabbatariane di Londra, la sua fondazione è ancora poco chiara e potrebbe essersi sviluppata da una congregazione di Battisti del Settimo Giorno. Peter Chamberlen, John More, o William Saller sono considerati i possibili anziani. John James (m. 1660) fu anziano sino al suo arresto; egli fu processato e messo a morte in modo crudele nel 1660. James fu accusato sulla base di pochi indizi di essere un Fifth Monarchy Man. La congregazione di Lothbury Square (Londra 1652-54) ebbe vita breve. Peter Chamberlen e John More o Moore) stabilirono una congregazione sabbatariana con possibili contatti con la congregazione di Mill Yard Church (Londra). Henry Jessey (m. 1663), della congregazione di Jacob-Lathrop-Jessey sviluppò credenze verso la metà del 1650, legandosi in tal modo al movimento. Jessey si associò alla Fifth Monarchy Men fino alla Restaurazione (1660).

Atre notevoli congregazioni sabbatariane londinesi furono:

La congregazione di Coleman Street, Swan Alley (Londra 1661), fu legata ai Quintomonarchici tanto che armi e munizioni furono trovate nei locali nel 1657. Costoro erano una ulteriore espressione della Riforma Radicale, credevano che il "quinto regno" preceduto da quelli di Assiria, Persia, Grecia e Roma, così come detto nel libro del profeta Daniele, non solo sarebbe durato mille anni, ma era già cominciato. Il "piccolo corno" che "faceva guerra ai santi" (Daniele 7:3-27) non era altro che il re inglese Carlo I Stuart.

La congregazione di Bell Lane (Londra 1662) di Calvinisti/Battisti particolaristi, guidati da John Belcher (m. 1695), o Bellchar. Belcher era un bricklayer ed un predicatore itinerante con legami con i Quintomonarchici. Fu arrestato con John Canne e Wentworth Day in Swan Alley nel 1658 come Quintomonarchico.

Bibliografia

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