Dooyeweerd e i "Motivi di Fondo" o "Presupposizioni Religiose"

di Domenico Iannone

 

Il ruolo dei "motivi di fondo"

I "motivi di fondo" riflettono" quanto riteniamo essere fondamentale circa la natura della realtà. Tale realtà deve essere identificata con la totalità stessa ed include Dio, il cosmo fisico, l’universo culturale e in generale tutto ciò che sperimentiamo. Tali "motivi" sono attivamente all’opera nella costruzione di quello che un’epoca ritiene essere "ragionevole" e operano in modo spesso inconscio. Il pensiero popolare ritiene che le visioni del mondo si formino sovrapponendo artificialmente una teoria, ai fatti della realtà; negli ambienti accademici si ritiene che visioni del mondo, teorie e fatti, interagiscono a vicenda. Per Dooyeweerd i motivi di fondo sono il prodotto di diversi livelli di astrazione:

  1. Un fondamentale "Coinvolgimento Religioso" che ha a che fare con l’avere fede o meno in Dio, la qual cosa determina i nostri ..
  2. Motivi di Fondo che formano la base delle nostre presupposizioni circa la natura della realtà e a proposito di Dio e del male, da cui derivano le nostre ..
  3. Visioni del Mondo, i nostri paradigmi, sulla base dei quali formiamo ..
  4. Teorie, Classificazioni e Metodologie, che usiamo per guidare la ..
  5. Realtà Concreta, cioè le nostre esperienze e vita.

Coinvolgimemto Religioso

In "Roots of Western Culture: 7-9" Dooyeweerd offre una breve presentazione della relazione tra teorie e sua radice religiosa. Ogni teorizzazione è relativa e non può mai proclamare la sua assolutezza: "L’assoluto ha diritto di esistere solo in religione". In quanto esseri umani, ricerchiamo assoluti sui quali basare le nostre esistenze. Dooyeweerd usa a modo di esempio lo schema teoretico tesi-antitesi-sintesi di matrice hegeliana, in cui la sintesi è sempre passibile di trasformarsi in tesi rimettendo di nuovo in moto il processo. Dunque a livello teoretico, tutto è relativo. Una tesi "assoluta" può avere solo un carattere religioso e non teoretico. Dooyeweerd ritiene vi siano soltanto due possibili orientazioni religiose, ma vi è chi ritiene ve ne siano tre (Clouser):

Motivi di Fondo

Il "Punto di vista dell’Immanenza" conduce inesorabilmente a motivi fondamentali dualistici. Questo perché supponiamo che il divino sia una categoria della realtà. L’uomo peccatore suppone sempre che la questa categoria del divino sia "più sostanziosa" o "più alta" rispetto al resto della realtà, divenendo in tal modo la strada principale alla vera conoscenza. Di conseguenza il resto del cosmo sarà non divino e così "più basso", dipendente dal divino, meno reale, meno significativo e sicuro. Bisognerà evitare quanto più possibile il contatto con esso tanto a livello corporeo quanto a livello conoscitivo. Il divino in tale dicotomia non solo è "più alto", ma è anche assolutizzato. Afferma Dooyeweerd che:

"Qualsiasi assolutizzazione, incluse quelle di natura filosofica, è fondamentalmente un atto di fede e non può essere mai spiegata in termini puramente teoretici. Essa è un atto di fede perchè propone un terreno sicuro per il processo di pensiero, terreno che può essere trovato solo nell’Assoluto."

Un motivo di fondo pone sempre in causa Dio, il male, l’Essere, il fare e il significato. In un motivo di fondo "dualistico", la situazione è sempre caratterizzata dal Bene ad un polo e dal Male all’altro polo, in cui uno dei poli è "più in alto" dell’altro. Nel motivo greco Materia-Forma, è la Forma ad essere posto più in alto, Nel motivo scolastico Natura-Grazia, è la grazia ad avere il primato, nel motivo illuministico Necessità-Libertà, è il secondo ad avere il primato. Nella tabella che segue possiamo notare le caratteristiche generali del dualismo divino/non-divino:

 

Divino

Non-Divino

Essere

Esiste autonomamente

Esiste in modo coordinato al Divino

Relazione

Autonomo

Dipendente

Affidabilità

Completamente affidabile

Completamente o parzialmente affidabile

Valore

Buono da ricercare

Nessuno e tale da nascondere il Bene

Bene e Male

Bene

Male

Importanza:

Vitale essendo l’Assoluto

Scarsamente o non Importante

Conoscenza

Autentica conoscenza

Ignoranza

Il concetto di "motivo di fondo" era un tentativo da parte di Dooyeweerd di comprendere la natura delle forze che avevano influenzato il pensiero occidentale durante gli ultimi 2500 anni, cioè sin dall’apparire della filosofia greca. Ispirato dalle "visioni del mondo" di Kuyper, Dooyeweerd identifica quattro di questi motivi.

 

Il motivo di fondo Creazione-Caduta-Redenzione non è dualistico poichè esso si forma sul presuppoato che il cosmo sia creato da Dio. Poiché il cosmo è creato, esso è buono e così non può essere diviso in modo da formare un dualismo. Dooyeweerd non afferma che ciascun pensatore di un dato periodo è intrappolato nel "motivo di fondo" della propria epoca, in quanto alcuni di essi hanno tentato di superare l’inerente dualismo del motivo dominante, avvertendone la falsità. Hegel ne è un esempio quando provò a superare il dualismo kantiano, con la dottrina delle antitesi.

Visioni del Mondo e Paradigmi

Molte e diverse "visioni del mondo" nascono sul presupposto del dualismo dei "motivi di fondo". Ad esempio, il modernismo valorizza la razionalità (il polo "natura") e relativizza le opinioni personali (il polo "libertà"), mentre per il post-modernismo è vero l’opposto. In un modo simile, Romanticismo e Razionalismo occupavano in passato le posizioni del modernismo e del post-modernismo. Le visioni del mondo hanno una natura di carattere religioso. Le radici religiose delle "visioni del mondo" e il relativo "assolutismo fondamentalista", si manifestano in vari modi, ad esempio quando gli assertori di due visioni del mondo differenti sono incapaci di risolvere il loro contrasto facendo appello ad argomenti teoretici, anche se usano i medesimi concetti e vocabolario. Le persone sentono una sorta di rispetto "religioso" per la propria visione del mondo, mentre disprezzano la visione del mondo altrui (tanto da usare termini quali: comunista, positivista, romantico, come un insulto), inoltre avvertire la posizione di quanti abbandonano il proprio campo ideologico, come un "tradimento"..

La situazione è la medesima anche nel campo del pensiero teoretico e della scienza. Il punto di partenza della scienza è governato da un motivo di fondo religioso. La scienza pertanto non è mai neutrale rispetto alla prospettiva religiosa. Sovente i paradigmi in un’area scientifica si allineano con i poli di uno o più motivi di fondo. Poiché il motivo Natura-Libertà è quello dominante nella cultura occidentale ad esso sono particolarmente sensibili le scienze che hanno un aspetto normative quali: la storia, la linguistica, la sociologia, l’economia. In fisica la scienza dell’aspetto determinativo, la Libertà non gioca un grosso ruolo, anche se emergono gli aspetti caratterizzanti il motivo materia-forma.

Poiché la realtà è multi-prospettica, l’assolutizzazione di un aspetto conduce alla soppressione degli altri. Dopo un periodo caratterizzato dall’elevazione di un aspetto, i pensatori riconoscono il problema e ne ricercano la causa. Essi sono convinti che valorizzando gli altri aspetti, il problema sarà superato. Il meccanismo della elevazione di un aspetto sugli altri si ripresenta e il ciclo ricomincia.

Classificazioni, Teorie e Metodologie

Classificazioni, Teorie e Metodologie sono influenzate dalle visioni del mondo. I nostri paradigmi scientifici determinano quali teorie si affermeranno nel campo della scienza, poichè essi determinano le questioni a cui offrire una risposta e il metodo per rispondere ad esse. In metodologia, le visioni del mondo sono spesso più attive dei paradigmi scientifici, a causa della loro rilevanza pratica. Al contrario l’influenza del coinvolgimento religioso talvolta è più difficilmente riconoscibile delle visioni del mondo, anche se esso può essere individuato con una certa facilità, quando è fondato su motivi di fondo dualistici.

Bibliografia

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